L’arte di realizzare dei vetri sabbiati
Prima di tutto, conosci la differenza tra vetri sabbiati, satinati e acidati? Tutte e tre le tipologie hanno in comune l’opacità delle superfici che però nulla toglie alla loro intensa luminosità.
La differenza sta nella tecnica di realizzazione che, nel caso dei vetri sabbiati, ha un sapore meno industriale e più artigianale rispetto alle altre due e permette una maggiore libertà decorativa.
La sabbiatura del vetro si ottiene sottoponendo una lastra di vetro all’azione abrasiva della sabbia, “sparata” attraverso il getto di aria compressa della cosiddetta “sabbiatrice per vetro”.
Questo trattamento rende la lastra opalescente da che era del tutto trasparente. La luce continua a passare creando degli interessantissimi effetti, che si fanno ancora più vivaci e ritmici quando la sabbiatura è eseguita “a zone”, ovvero con parti sabbiate e traslucide. Il risultato estetico è sempre godibilissimo.
La satinatura, o acidatura del vetro, è un trattamento chimico che conferisce al vetro un aspetto vellutato e morbido al tatto, eliminando la trasparenza, ma non la luminosità. Qui ne parliamo in maniera più diffusa e dettagliata. Mescolando a zone vetri sabbiati e vetri satinati, o vetri sabbiati e vetri trasparenti, si possono ricavare infinite varietà decorative.
Il vetro sabbiato è di per se stesso un validissimo elemento d’arredo, consigliato soprattutto per curare la privacy di un ambiente elegante ma riservato, sia negli spazi domestici, che in ufficio o in spazi commerciali.